Il Taleggio , è una delle tante punte di diamante della gastronomia italiana. L'Italia, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per i suoi prodotti genuini dai sapori inconfondibili quasi impossibili da imitare, sfrutta al meglio i suoi territori e il suo clima per creare materie prime di qualità.
Ai piedi delle Alpi si aprono i laghi più grandi di Italia creando scorci di vallate immense dove i pascoli delle mucche e delle pecore pascolano liberamente, producendo latte di alta qualità e formaggi dal sapore unico.
Successivamente troviamo un documento di Ateneo del II secolo che parla di un “cacio morbido” prodotto presso Mediolanum, una città antica transpadana, con lo stesso procedimento e la stessa tecnica di maturazione del Taleggio. Caduta Roma, nel VI secolo l'erudito Venazio Fortunato esalta "il celebre cacio lombardo, fatto di latte fresco di vacca, raccolto in stampi foderati di lino. Poggiati su stuoini gli stampi, si attende che il formaggio sia asciutto per poi strofinarlo con sale e lasciar maturare tutto per trenta giorni. Il cacio è di color avorio paglierino, con sfumature di un lieve colore rosato” dalla descrizione dettagliata non può non essere il Taleggio.
La fama del "cacio lombardo" crebbe per tutto il Medioevo fino a comparire nei ricettari rinascimentali, tanto che nel XV secolo bisognò contrastare il contrabbando del formaggio. Tantissimi celebri personaggi lo adoravano e ne possiamo trovare conferma dai loro scritti che fanno riferimento al formaggio bergamasco. Nel 1791 del Taleggio parla Il nuovo cuoco milanese, citando i formaggi tipici lombardi tra cui "lo stracchino quadrato di Milano".
Nel diciannovesimo secolo quindi il patrimonio bovino lombardo inizia a crescere grazie al valore acquistato con il tempo e con ciò si inizia anche a fare distinzione tra i vari formaggi lombardi in base alla loro provenienza che porterà definitivamente il “cuore” della produzione del Taleggio che mangiamo noi oggi verso le valli lombarde, soprattutto tra Lecco e Bergamo.
Amilcare Arrigoni fu una figura fondamentale per il riconoscimento della qualità di questo prodotto. Nativo di Val Taleggio emigrò e fece fortuna in Francia nel campo della ristorazione, tornato in Italia all'inizio del secolo, si adoperò per rivitalizzare la sua valle iniziando appunto dal Taleggio.
Con l'industrializzazione e la richiesta di mercato molto elevata sia nazionale che internazionale si è sentita la necessità di espandere la produzione del prodotto senza però modificarne la qualità. Per questo motivo la produzione che per secoli è rimasta esclusivamente montana si è estesa progressivamente nella Pianura Padana, dove numerosi caseifici hanno conciliato i metodi tradizionali con le innovazioni tecnologiche. Per questo motivo si è sentita la necessità di controllare e selezionare accuratamente i prodotti per non incorrere in imitazioni di qualità inferiore. Per questo motivo venne costituito il Consorzio di Tutela del formaggio Taleggio (CTT) che dal 1981 è incaricato ad operare sulla vigilanza e sul commercio. Ente nato nel 1979 senza scopo di lucro ha come obiettivi la tutela, il miglioramento qualitativo e la promozione del formaggio Taleggio attraverso varie attività :
Nel 1996 appunto il formaggio Taleggio viene riconosciuto come DOP dalla comunità europea e grazie all'impegno costante del Consorzio e degli associati nel diffondere il prodotto, questo viene sempre più apprezzato in Italia e non solo.
La produzione del Taleggio è un processo artigianale che si è mantenuto fedele alle sue radici: il latte fresco viene cagliato e la cagliata viene quindi tagliata e posta nelle caratteristiche forme quadrate.
Dopo la fase di formatura, il Taleggio viene salato e posto in locali di stagionatura, dove sviluppa la sua crosta e il suo sapore distintivo. La sua presenza nei mercati internazionali è cresciuta, ma la produzione tradizionale rimane ancorata alle piccole aziende agricole della Lombardia. La storia del Taleggio riflette l'impegno delle comunità locali nel preservare le loro tradizioni gastronomiche e l'eredità casearia.
Poiché il Taleggio è un formaggio (DOP) può essere prodotto e stagionato unicamente nelle regioni e province riconosciute come produttrici originali dall'Unione Europea e anche il latte utilizzato per la produzione deve provenire da vacche allevate esclusivamente nelle province della Lombardia del Piemonte e del Veneto.
La produzione del formaggio taleggio si divide in sette fasi:
Il procedimento di produzione prevede sette diverse fasi: